PER ADA MERINI

Avresti potuto essere mia madre
ma ananke non lo permise
loro ti hanno chiamata folle
ma i folli erano loro ignavi
padroni del mondo in realtà
succubi delle cose ossia: schiavi
forgiasti liriche d’immensa bellezza
che folle nella tua mente non eri
un passo avanti alla loro sfrontatezza
avrei amato avere una madre come te
anche se ho amato mia madre così diversa
ora ch’ella non v’è più è così vicina a te
e così anche tu sei un po’ mia madre
per una ragione ben diversa…

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