Terra intemelia terra di ricordi
e di vita intensamente vissuta
mi hai accolto come un figlio
io venuto dalle sponde tunisine
alla ricerca di un porto sicuro
della mia nascita ricordo scuro
che vidi la morte in faccia
ma ne uscii vivo alla fine
il mio corpo fragile come un giglio
mi avrebbe tradito più d’una volta
solo nella poesia trovai la mia rivolta
anche cinquant’anni dopo allorché
madama morte mi fece visita
per una seconda volta ancora
fui operato al cervello a Siena
per mia fortuna vivevo a Follonica
questa volta la sorte era amica
un dì tornai a Ventimiglia lontana
che mi accolse come figliol prodigo
fui travolto dalle emozioni forti
piantai sul poggiolo un giglio…
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